ACE - EX

AGRICULTURE
CIRCULAR ECONOMY - EXPERT

Co-funded by the European Union

18-06-2024

UNA RICERCA ACE-EX SVELA LE COMPETENZE ESSENZIALI PER LA TRANSIZIONE DELL’AGRICOLTURA ALL’ECONOMIA CIRCOLARE

Oslo, 11 giugno 2024 - Un passo avanti per l’economia circolare nel settore agricolo

Al Design Meeting di Oslo di ACE-EX, i partner hanno potuto discutere dei risultati presentati riguardanti il primo pacchetto di lavori del progetto, relativo alla ricerca “Il potenziale delle pratiche di economia circolare nel settore agricolo come stimolo alla crescita sostenibile e al benessere”. La ricerca supporta il progetto identificando le aree di apprendimento richieste dalle aziende agricole per trasformare il loro modello di business da lineare a circolare, e assenti nelle offerte formative.

Inoltre, si è discusso della Matrice dei risultati di apprendimento dell’esperto in economia circolare in agricoltura e del corso di formazione che avrà inizio a partire dall’aprile 2025.

Le necessità formative dei professionisti dell’agricoltura di trasformare il loro modello di business da lineare a circolare

La ricerca, durata 10 mesi, ha coinvolto titolari, dirigenti e dipendenti di aziende del settore agricolo e non (principalmente olio, vino e cereali, ma non soltanto) attive in Italia, Spagna, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca, Norvegia e Ucraina.
Abbiamo analizzato 18 aziende operanti nel settore agricolo e altri (come, ad esempio, quello cosmetico, di frutta e bacche, e biogas) situate in Italia, Spagna, Grecia, Repubblica Ceca, Norvegia e Ucraina, che hanno utilizzato con successo un modello di business di economia circolare, evidenziandone obiettivi, benefici e sfide.
Per ciascuna nazione partecipante, Polonia esclusa, i partner hanno intervistato un totale di 36 dirigenti d’azienda, rappresentanti i settori di olio, cereali e vino, ma anche produzione alimentare e imprese pubbliche. Le aziende sono state scelte in base alla loro esperienza nel contribuire efficacemente all’obiettivo dei focus group di raccogliere esperienze e competenze aziendali necessarie per sviluppare i nuovi corsi realizzati su misura per i settori legati alla produzione di cereali, vino e olio. Questa selezione aveva lo scopo di individuare le discrepanze tra i metodi attuali e le pratiche ottimali, facilitando così un momento di riflessione. Le aziende erano di varie dimensioni e operavano a livello nazionale o internazionale. Sono state inoltre analizzate 41 proposte formative di livello EQF da 4 a 8, offerte in tutti i Paesi coinvolti su “uso dei rifiuti in agricoltura, economia sostenibile, economia circolare, applicazioni chimiche e industriali in agricoltura (biopolimeri), cosmetica e nutraceutica, industria alimentare legata ad agricoltura, cereali, vino e olio”. L’obiettivo era di analizzare le attuali offerte formative nel partenariato per identificare le lacune nei risultati di apprendimento e sviluppare raccomandazioni per miglioramenti e nuovi corsi fatti su misura per il target di riferimento.
Infine, i risultati emersi durante la prima fase qualitativa della ricerca, sono stati confermati da 146 titolari, dirigenti e dipendenti provenienti dai Paesi interessati. L’obiettivo di questa fase finale è stato di indagare i bisogni formativi delle aziende operanti in diversi settori con esperienza nelle pratiche di economia circolare e di elaborare le conseguenti raccomandazioni per i successivi prodotti finali del progetto. I risultati evidenziano le capacità fondamentali per l’implementazione efficace di pratiche di economia circolare.

Punti salienti:

  • Le aziende più avanzate nell’adozione di processi di economia circolare sono quelle che integrano i principi della sostenibilità in tutti gli aspetti della produzione e della gestione aziendale (approccio olistico).
  • Per trasformare le pratiche esistenti, promuovere un approccio più sostenibile all’interno delle organizzazioni, facilitare il cambiamento della cultura organizzativa e il compromesso organizzativo, i manager richiedono le seguenti aree cruciali:
    • Gestione dell’innovazione: collaborazione tra team per l’innovazione, il ruolo fondamentale dell’innovazione nella sostenibilità, l’importanza della creatività e dell’adattabilità, la leadership attraverso il Chief Innovation Officer (CIO).
    • Competenze trasversali (come capacità di ricerca interdisciplinare, gestione dei progetti, valutazione del ciclo di vita, gestione dei dati, rendicontazione della sostenibilità e pensiero sistemico, gestione del cambiamento, gestione del rischio).
    • Compromessi organizzativi (comprensione degli ecosistemi, passaggio culturale all’autogestione e all’ottimizzazione delle risorse, capacità di innovazione collaborativa, stile di gestione aperto, passione e motivazione per la sostenibilità, coinvolgimento dei giovani, investimento emotivo nel lavoro)
    • Soft skills: teamwork, leadership, problem solving, creatività, planning, pensiero
      critico e analitico, capacità organizzative, people management.
  • Altri argomenti richiesti dai manager sono:
    • Efficienza energetica
    • Implementazione di un nuovo modello di business
    • Quadri normativi
    • Competenze tecniche
    • Principi di economia circolare e sostenibilità.
  • I migliori metodi di apprendimento sono quelli che facilitano la flessibilità, l’adattabilità ai compromessi personali, familiari e professionali, che rafforzano l’apprendimento esperienziale attraverso la formazione pratica, l’uso di casi studio, best practices e benchmarking basati sull’indagine, per stimolare il pensiero critico e analitico, il pensiero sistemico, l’apprendimento attivo, la risoluzione di problemi complessi e la collaborazione interdisciplinare con gli istituti di ricerca.
Erina Guraziu
Erina Guraziu, OpenCom (IT)
Rolf Aslaksrud Kristiansen
Rolf Aslaksrud Kristiansen, Euromasc (NO)
Carmen Fusilli
Carmen Fusilli, ITS New Life Technologies Foundation (IT)

I prossimi step per il progetto ACE-EX
I risultati della ricerca sono una guida fondamentale per i prossimi passi del progetto ACE-EX, che continuerà a lavorare per garantire che le competenze acquisite migliorino l’occupabilità degli individui e l’efficienza operativa delle aziende agricole ed industriali, promuovendo una crescita sostenibile e l’adozione diffusa di pratiche di economia circolare.

Conclusioni
La presentazione dei risultati della ricerca al meeting di Oslo segna un passo importante per il progetto ACE-EX e per il futuro dell’economia circolare nel settore agricolo ed industriale. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e per scoprire come questi risultati influenzeranno le prossime attività del progetto.
Per maggiori dettagli, continuate a seguire le nostre comunicazioni sul progetto ACE-EX.

Consorzio

Capofila del progetto

ITS Nuove Tecnologie per la vita (IT)

Partner

OpenCom (IT) – University of Thessaly (EL) – Cámara Valencia (ES) – AINIA (ES)
NTI-MMM (NO) – WIAB (AT) – Softcare Studios (IT) – Patrimonio Natural de Catilla y León (ES) – Waste Management and Recycling Cluster (PL) – National Qualification Agency (UA) – Fthiotida Chamber (EL) – Confagricoltura (IT) – Euromasc (NO)
European Chemical Regions Network (BE) – SPŠCHI (CZ) – Fagskolen (NO) – IES Federico García Lorca (ES)
KhNU of Economics (UA)

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